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Descrizione
Aglianico Rosato I.G.P. Benito Ferrara
Vendemmia: inizio ottobre
Vinificazione: l’uva raccolta subisce un’immediata pigiatura soffice, il mosto viene separato dalle bucce (sgrondatura) e quindi il processo di lavorazione continua esattamente come per i vini bianchi
Maturazione: stabilizzazione in contenitori in acciaio inox per circa 4-5 mesi
Affinamento: in bottiglia per 1/2 mesi
Grado alcolico: 13.50%
Esame organolettico: note fruttate e floreali, con maggiore orientamento verso frutta fresca e primaverile ( ciliegie e lampone ) e note floreali più marcate (violetta)
Abbinamento: dall’aperitivo all’accompagnamento di antipasti a base di carne , formaggi freschi e salumi, ai primi piatti di pasta o riso, alle pietanze a base di pesce fino anche alle carni bianche con preparazioni delicate
Agli inizi del XX secolo risalgono le origini dell’azienda agricola “Benito Ferrara”, estesa su una superfice complessiva che sfiora i dieci ettari e particolarmente attiva in ambito vitivinicolo. Con appezzamenti vitati rientranti nei territori sia del comune di Tufo – situati esattamente nella frazione di San Paolo – sia del comune di Montemiletto, la cantina si trova in una zona che, per tradizione, è altamente vocata alla coltivazione delle varietà del greco di Tufo e dell’aglianico. Coltivando i propri vigneti a un’altitudine variabile tra i 450 e i 600 metri sul livello del mare, l’azienda vede iniziare la propria storia moderna verso gli anni ’50, quando è proprio Benito Ferrara che, grazie alla sua innovativa mentalità di lungimirante imprenditore, dà il via alla costruzione di una propria cantina, al fine di produrre e imbottigliare vino indipendentemente. Oggi le redini dell’azienda sono rette dalla figlia di Benito, Gabriella Ferrara, la quale, con l’aiuto del marito Sergio e continuando a percorrere le orme del padre, ma poi anche per merito della propria abilità e dedizione, è riuscita a far assumere alla sua impresa un ruolo di prestigio per ciò che riguarda la produzione dei vini di qualità campani, ed è riuscita soprattutto a conquistarsi importanti fette di mercato appartenenti al panorama enologico italiano e statunitense. In vigna, la conduzione agricola è convenzionale, ma l’uso di sostanze di sintesi è oculato e attento, sempre ridotto al minimo indispensabile. In cantina, ogni passaggio è volto a esaltare e valorizzare le peculiarità intrinseche di varietale e terroir, per cui è difficile aggiungere di più: nascono così etichette di assoluto livello qualitativo. Partendo dal celebratissimo Greco di Tufo “Vigna Cicogna”, si arriva all’Aglianico “Quattro Confini”, passando per il Fiano di Avellino: bottiglie, quelle che recano sovraimpresso il nome di “Benito Ferrara”, complesse, compatte, energiche e vitali, eccellenti e di sicura affidabilità.
Informazioni aggiuntive
Peso | 2 kg |
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Dimensioni | 10 × 10 × 30 cm |
Brand | Benito Ferrara |