NOTE DI DEGUSTAZIONE

Giallo solare con riflessi dorati. Al naso è complesso, intrigante. Si distinguono profumi di fiori d’arancio, macchia mediterranea, pietra focaia e note fruttate. Al palato si conferma un vino dalla struttura importante, con prevalenza di note agrumate e minerali, sostenuto da una vivace acidità. Finale persistente con sentore di mandorla.

ABBINAMENTI

E’ un vino che si distingue per una notevole freschezza e sapidità minerale. Caratteristiche perfette per accompagnare pesci grassi come il salmone o comunque piuttosto importanti. Perfetto sulla frittura di pesce o con una grigliata di mare.

Ci piace perché è un’espressione intensa di questo straordinario vitigno a bacca bianca, che nell’avellinese ha trovato il suo luogo d’elezione. Il Greco di Tufo DOCG “Franciscus” delle Cantine di Marzo è prodotto con uve che provengono da Tufo, frazione San Paolo e frazione Santa Lucia e da Viturine, vicino al paese Santa Paolina. Le vigne sono esposte a sud ovest, a un’altitudine che varia dai 350 ai 500 metri sopra il livello del mare. Dopo la raccolta, le uve vengono pressate in modo soffice, per estrarre solo il mosto fiore. La fermentazione alcolica e la malolattica avvengono in acciaio. Dopo l’affinamento in acciaio sulle fecce nobili e la decantazione a freddo, il vino subisce una leggera filtrazione prima dell’imbottigliame

Le Cantine di Marzo hanno una secolare storia alle spalle. Tutto ebbe inizio nel lontano 1647, quando Scipione di Marzo lasciò il suo paese natale di San Paolo Belsito vicino a Nola, per sfuggire alla peste e si rifugiò a Tufo, dove iniziò nel 1648 la costruzione delle sue cantine. Molti secoli e molte vicissitudini si sono susseguiti, fino ad arrivare ai nostri tempi. Nel 2009 le Cantine di Marzo sono passate sotto il controllo della famiglia di Somma, discendenti diretti dei di Marzo. Filippo di Somma ha intrapreso un ambizioso programma di sviluppo aziendale per riportare i vini dell’azienda a un livello qualitativo che rifletta la tradizione di una delle aziende più antiche d’Italia. Una riorganizzazione che, grazie alle esperienze all’estero, soprattutto in Borgogna, ha potuto proiettare l’azienda verso la ricerca continua della qualità e dell’eccellenza.