Irpinia Bianco DOC “Campanaro” 2020 – Feudi di San Gregorio
19,80 €
Brand: | feudi-di-san-gregorio |
Annata: | 2020 |
Denominazione: | Irpinia Bianco DOC |
Vitigni: | fiano, greco |
Alcol: | 13% |
Formato: | 0.75l |
Allergeni: | Solfiti |
Temperatura di servizio: | 10/12 °C |
Tipologia: | Bianco |
Abbinamenti: | Formaggi, Pesce, Acciughe |
Consumo ideale: | 2021/2028 |
- Descrizione
- Informazioni aggiuntive
Descrizione
Fiano Di Avellino Irpinia Bianco DOC “Campanaro” 2020 – Feudi di San Gregorio
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Di colore giallo paglierino intenso e luminoso. Al naso è ampio, con toni di pera matura e di pompelmo e sottili note di mentuccia e acacia, oltre a rimandi floreali di ginestra e biancospino. Acidità e mineralità si danno il cambio in un sorso lunghissimo e sontuoso.
ABBINAMENTI
Bianco perfetto con le grigliate di mare. Si accompagna benissimo anche con il coniglio alla cacciatora e con i formaggi di media stagionatura
Poche altre cantine in Italia possono identificarsi con un territorio, con la sua storia e con i suoi valori, come Feudi di San Gregorio si identifica con l’Irpinia, in provincia di Avellino.
Ma non solo: fondata nel 1986, l’impresa vitivinicola Feudi di San Gregorio può essere oggi assunta come il marchio simbolo del rinascimento enologico del meridione d’Italia, e di una cultura del bere volta a riscoprire l’essenza e l’identità dei sapori mediterranei.
Il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo e il Taurasi sono oggi tra le più rilevanti denominazioni italiane, grazie a un lavoro iniziato oltre vent’anni fa, e che ancora continua nella più totale salvaguardia della tradizione e nella ricerca di tutte le potenzialità del territorio.
Partiamo allora dai vigneti, che da sempre in Irpinia coesistono e si alternano con i frutteti, con gli ulivi e con i boschi.
Attualmente, tra le vigne di proprietà e quelle in affitto, sono oltre trecento gli ettari vitati di cui la cantina dispone.
Con il nucleo centrale situato nella zona di Sorbo Serpico – luogo in cui sorge anche la sede aziendale – e con gli altri filari sparsi tra i comuni di Tufo, Taurasi e Santa Paolina, le vigne dei Feudi di San Gregorio sono comprese fra i 350 e i 700 metri sul livello del mare.
Su suoli di matrice vulcanica crescono piante dal corredo genetico unico, che vengono curate attraverso una gestione agronomica estremamente rispettosa di tutti gli equilibri ambientali. In cantina, gli spazi sono stati completamente rinnovati nel 2004, dopo un percorso di ricerca volto a coniugare le tradizioni con le tecnologie moderne.
Ecco allora aprirsi le porte dei locali di vinificazione – in cui uno spazio è stato dedicato alla produzione degli Spumanti “Dubl” – da cui si passa alla lunga barricaia, che ospita i vini rossi: in una struttura prevalentemente interrata, ogni spazio è armoniosamente integrato con il territorio, per un impatto ambientale di estremo equilibrio.
Questi gli ingredienti che compongono la ricetta da cui prendono vita le etichette dei Feudi di San Gregorio: vini che rappresentano il recupero e il rilancio della più autentica Irpinia enologica, e che esaltano l’unicità di un patrimonio locale secondo a nessuno quando si parla di viti e vino.
invasione della fillossera interviene a ridimensionare drasticamente questa importante realtà produttiva.
Intorno al 1950, mentre l’Office International du Vin pubblica lo studio ampelografico sul Fiano di Violante e Ciarimboli, fornendo così il giusto “imprimatur” internazionale al Fiano, gli stessi autori devono constatare che la viticoltura della zona è ridotta al lumicino: 2 ha in coltura specializzata e 53 ha in coltura promiscua con una produzione che non arriva ai 100 000 l di vino
Informazioni aggiuntive
Peso | 2 kg |
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Dimensioni | 10 × 10 × 30 cm |
Brand | Feudi di san Gregorio |