Champagne Brut ”P2” 2004 – Dom Pérignon (cofanetto)

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Descrizione

Champagne Brut ”P2” 2004 – Dom Pérignon (cofanetto)

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Da subito, l’eleganza della grana, e poi anche la persistenza, comunicano che siamo di fronte a livelli qualitativi altissimi. Ha un bouquet intenso, pieno e radiante, con note mielate, sentori agrumati, sfumature di nocciola tostata e leggeri richiami iodati. In bocca è cremoso e dotato di una lunghezza aromatica prepotente. Il retrogusto è leggermente affumicato e ricco di equilibrata energia.

ABBINAMENTI

Come per tutti i più grandi Champagne, anche per lo Champagne Brut “P2” Dom Pérignon non è necessario un abbinamento. Per importanti occasioni, può essere goduto appieno anche da solo.

CANTINA

Dom Pérignon è solo raro e Millesimato. Ogni bottiglia è un autentico atto di creazione, ottenuto dalle migliori uve di vai alla scheda della cantina.

DOM PÉRIGNON :

Ha passato oltre 15 anni sui lieviti, questo Champagne Brut “P2” Vintage della maison Dom Pérignon. Si mostra nel pieno della sua energia, regalando a tutti i sensi un’eleganza, una raffinatezza e uno stile invidiabile. Niente altro da aggiungere: sontuoso.

Dom Pérignon è solo raro e Millesimato. Ogni bottiglia è un autentico atto di creazione, ottenuto dalle migliori uve di Pinot Noir e Chardonnay di una singola vendemmia, in percentuali che variano da un anno all’altro, tra un 50/50 e un 60/40 a favore di una delle due.

Così Dom Pérignon si reinventa a ogni annata e rifiuta i compromessi, rinunciando alla creazione del Millesimato quando il raccolto non è all’altezza. Ecco perché di alcune annate non esistono bottiglie né è possibile definire a priori quante se ne produrranno in un anno, impossibile inoltre trovare in commercio bottiglie di Dom Pérignon senza l’indicazione del millesimo. Diventato sinonimo della bollicina di alta qualità, Dom Pérignon non è un’azienda ma uno champagne prodotto dalla maison Moët & Chandon. Si ispira all’eredità creativa di Dom Pierre Pérignon, giovane monaco benedettino che nel 1668 fu nominato cantiniere dell’Abbazia di Hautvillers, affacciata sui vigneti della Champagne: la sua passione per l’eccellenza enologica lo spinse a voler creare il “miglior vino nel mondo” per servire la sua comunità e la gloria di Dio.

L’idea di legare il suo nome a quella del monaco di Argonne fu del presidente di Moët & Chandon, Robert-Jean de Vogüé, il padre dello Champagne Dom Perignon che nasce come Cuvée de Prestige della maison. Fu lui a far preparare una bottiglia che riproducesse le caratteristiche di quella realizzata alcuni secoli prima da Pierre Pérignon.

La prima vendemmia è del 1921, risale infatti a quell’annata la bottiglia scelta da Jean de Vogüé nella cantina che custodiva gelosamente le riserve di famiglia per farla travasare in nuove bottiglie. Il prodotto fu venduto al pubblico solo alcuni anni più tardi nel 1936, dopo la Grande depressione.

È del 1959 invece la prima annata di Dom Perignon Rose, che però non fu mai messa sul mercato, l’intero lotto (306 bottiglie di Dom Perignon Rosé) andò infatti allo Scià dell’Iran nel 1971, in occasione delle celebrazioni dei 2.500 anni dell’Impero Persiano. Una di queste bottiglie sarebbe stata poi venduta all’asta a New York nel 2008 per 84.700 dollari. La versione rosé del Dom Perignon è uno champagne realizzato partendo da Pinot Noir vinificato in parte in bianco e in parte in rosso e Chardonnay. Le uve vengono raccolte a mano, la prima fermentazione avviene in acciaio, mentre la seconda in bottiglia. Prima di essere immesso in commercio, dovrà maturare per almeno sette anni.

In circa sessant’anni il Dom Perignon Rose ha avuto molte versioni speciali come: il Dom Perignon Rose Gold del 1996 con solo 35 bottiglie placcate in oro; il Rosè 2005 complesso, fresco, elegante e affinato sui lieviti per più di dieci anni; quello del 2004, che verrà ricordato come il Dom Perignon con la più alta percentuale di vino rosso di sempre; o il Rosé del 2003, frutto di una vendemmia anticipata complice un inverno estremamente freddo e una delle estati più calde degli ultimi anni; spicca infine l’Oenotheque Dom Perignon Rose 1985, con note speziate iniziali che sfumano poi verso sentori di frutta e miele.

La Maison porta avanti la sua ambizione, con una tensione verso la ricerca dell’Armonia come fonte di emozione. Ogni Millesimato Dom Pérignon evolve gradualmente e, durante il suo percorso di maturazione, attraversa tre diverse fasi dette “Plénitude”, finestre temporali in cui lo Champagne esprime nuovi e sorprendenti aspetti dell’annata. La prima Plénitude si raggiunge dopo non meno di otto anni di elaborazione in cantina: ecco Dom Pérignon Vintage e Rosé Vintage, l’età dell’Armonia. La seconda pienezza (P2 Dom Perignon), a cui si giunge dopo almeno dodici o quindici anni di lenta trasformazione nelle cantine, è l’elevazione alla seconda vita del Dom Pérignon: l’espansione dell’energia raggiunge il suo picco, il vino si dispiega in tutte le dimensioni – più ampio, più profondo, più lungo, più intenso e impreziosito da un’ulteriore longevità.

La terza Plénitude (P3 Dom Perignon) arriva dopo almeno 25 anni dalla vendemmia: è l’età dell’eccellenza, quella in cui il vino non evolve o evolve molto lentamente avendo raggiunto il massimo della propria espressione e l’apice della purezza. Un esempio? Il P3 1998, caratterizzato da un inverno particolarmente mite e un’estate molto variabile, con un bouquet aromatico elegante e raffinato e note floreali esaltate dai sentori di agrumi.

Pur essendo impossibile pianificare o prevedere una produzione inoltre, si stima che in genere non si possa scendere sotto i due milioni di bottiglie. Il Dom Perignon è anche uno dei primi vini a essere battuti all’asta raggiungendo quotazioni elevatissime: le uniche bottiglie in commercio della prima storica annata del 1921,furono vendute nel 2004 a New York per oltre 24mila dollari, mentre nel 2010 a Hong Kong un’intera verticale di Dom Pérignon Rosé oenothèque fu battuta per oltre 170mila dollari.

Simbolo di eleganza anche a tavola, lo Champagne Dom Perignon si accompagna tradizionalmente a tutti i piatti a base di frutti di mare e crostacei (su tutti le ostriche) ma non disdegna funghi porcini, tartufi, salse cremose e carne.

Informazioni aggiuntive

Peso 3 kg
Dimensioni 20 × 20 × 20 cm
Brand

Dom Pérignon

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