Taurasi Riserva DOCG “Vigna Quintodecimo” 2020 – Quintodecimo 2 Bottiglie (cassetta di legno)
379,00 €
Brand: | quintodecimo |
Annata: | 2020 |
Denominazione: | Irpinia DOC |
Vitigni: | aglianico 100% |
Alcol: | 15% |
Formato: | 0.75l |
Allergeni: | Solfiti |
Temperatura di servizio: | 16/18 °C |
Tipologia: | Rosso |
Abbinamenti: | Primi di terra, Secondi di terra |
Consumo ideale: | 2024/2035 |
- Descrizione
- Informazioni aggiuntive
Descrizione
Descrizione
Taurasi Riserva DOCG “Vigna Quintodecimo” 2020 – Quintodecimo
Note di degustazione
Rosso rubino scuro. Al naso esprime un sottile equilibrio di piccoli frutti, spezie e note floreali in un tutt’uno di straordinaria ampiezza ed eleganza. Al palato è intenso, seducente, ricco e ben equilibrato da una certa freschezza. Dai tannini saporiti chiude con un finale lunghissimo e raffinato.
Abbinamenti
A tutto pasto, si abbina a ricchi secondi a base di carne arrosto o in umido e a formaggi di lunga stagionatura.
Tutti i rossi di Quintodecimo nascono dalla varietà simbolo del territorio, l’aglianico. La volontà è quella di ricondurre i vini alla vigna che li ha generati, in modo da far esprimere al massimo il concetto di terroir che spiega con grande efficacia come l’uva sia il risultato dell’interazione tra l’ambiente che circonda ogni singola vite, la pianta stessa e il lavoro dell’uomo. Il Taurasi Riserva Vigna Quintodecimo, dal nome dell’omonimo cru, nasce da una vigna piantata nel 2001 sul versante nord-ovest della tenuta. Un luogo caratterizzato da suoli ricchi di argilla e di calcare, ideale per produrre vini di grande finezza. Un rosso di straordinaria eleganza, frutto di un’attenta vendemmia manuale e di una maturazione in barrique nuove di rovere per 18/24 mesi. Un Taurasi unico, che raggiunge il suo apice entro i primi vent’anni e che conserva i suoi caratteri più tipici per moltissimi anni.
“Il grande vino è una fusione perfetta tra scienza e poesia, tra il misurabile e l’imponderabile. È essenzialmente bello. È un’opera d’arte. Una sorta di trasfigurazione della materia prima. Esso nasce dal mosto come una statua nasce dalla pietra e chi realizza un grande vino, è colui che scava nella pietra, avendo già in mente il risultato finale. Ovviamente per fare questo deve possedere solide basi scientifiche. Deve avere il controllo dell’intero ciclo, attraverso il possesso di cognizioni più varie, dalla conoscenza del suolo, alla fisiologia dell’uva, dai processi biochimici alla base della trasformazione dell’uva in vino ai meccanismi della percezione sensoriale. Questi concetti costituiscono l’essenza del mio modo di vivere il vino. È con queste convinzioni che nel 2001 mia moglie Laura ed io abbiamo fondato Quintodecimo.” È così che Luigi Moio descrive la sua avventura nel mondo del vino, percorso iniziato molti decenni prima nella storica azienda vitivinicola del padre, tra le più importanti figure del Falerno, sempre in Campania. Una cantina esemplare, realtà che negli anni ha dimostrato quanto di buono sia possibile realizzare nel cuore dell’Irpinia con il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo, il Taurasi. Non è un caso: Luigi e la moglie Laura seguono da vicino ogni fase del processo produttivo, in particolare entrambi non possono fare a meno di avere una particolare attenzione per tutto ciò che avviene in vigna, splendidi appezzamenti curati come giardini. È lì che nascono i loro vini, bianchi e rossi di straordinario valore, espressioni del terroir come pochi altri in zona. Eleganti e longevi, vini che hanno trovato quell’armonia che caratterizza solo i più grandi. Vini tutti da provare.
Informazioni aggiuntive
Informazioni aggiuntive
Peso | 3 kg |
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Dimensioni | 20 × 20 × 30 cm |
Brand | Quintodecimo |